Sacralità del Luogo, Sacralità della Casa

Per i finlandesi, gli svedesi e gli estoni, era necessario evitare di dimorare vicino ad un passaggio, un sentiero, una via d’acqua sotterranea, oppure vicino al confine tra due domini, perché uno spirito (di confine) rendeva questo luogo la sua dimora. 

Una convinzione simile esisteva anche a Nord della Svezia, soprattutto  riguardante i luoghi dove in passato una casa è stata bruciata.

In Danimarca, il sito dove un tempo sorgeva un edificio era evitato a prescindere perché, lo spirito precedente vi si attaccava (non amichevolmente) e ciò era abbastanza visibile in quanto ogni volta che venivano demolite vecchie case, veniva trovato un serpente sotto le assi del pavimento. 

Il popolo slavo dei Carpazi, dei Votyak e dei Russi si asteneva dal costruire lungo un sentiero o una strada, per gli spiriti guardiani che gestivano i passaggi.

In Svezia, era necessario chiedere il permesso agli spiriti della terra (jordvättarne) per costruire, ed era altrettanto importante evitare di offenderli. Spesso questi erano dei veri e propri rituali e sacrifici. (Alcuni sono menzionati e relazionati alle Völur, sui nostri volumi).

I Votyak russi chiedevano allo spirito del luogo l’autorizzazione a costruire e spesso consultavano una Strega prima di iniziare qualsiasi lavoro.

Nel folk Nord Europeo la presenza di un formicaio indicava un buon sito.

Prima di costruire una casa, era necessario passare un giovedì o un venerdì sera al sito desiderato, convocare gli spiriti e, se questi non impedivano il ritorno in più passaggi al luogo prescelto, era possibile costruire una dimora.

In genere per testare un terreno venivano costruite delle fattorie. In questo modo, lo spirito del luogo veniva avvicinato e con una pratica nota come lo Stafrgardar lo stesso spirito si offre per servire ed aiutare come “spirito custode della casa”. (taloudenhoitaja)

In Estonia quando qualcuno inizia la costruzione di una capanna, era necessario benedire il terreno con il sale.

Un antico folk scandinavo racconta:

Prima di costruire, il terreno tenere in mano un gallo Nero (vivo), e spargere il sale”, perché si diceva che gli spiriti maligni temessero il colore nero ed il gallo nero.

Tutte le costruzioni, in tutta Europa, sono state legate alle fasi dei Jötnar, soprattutto Sole, Luna e Vento, nonché i punti cardinali. 

Di questo ne abbiamo conferma attraverso la folta presenza dei reperti votivi e devozionali recuperati nelle fondamenta delle case, nelle aree su citate.

La costruzione migliore era essenzialmente nello splendore della Luna quando il vento era fuori dal nord.

A volte anche il materiale da costruzione era determinante per il futuro edificio. Questa convinzione si incontra più spesso in connessione con le strutture sacre.

 

 

Per approfondimenti: 

Laugrith Heid, La Stregoneria dei Vani, Anaelsas edizioni.

Laugrith Heid, Kindirúnar, Le Rune della Stirpe, Il Grimorio Necromantico, Anaelsas edizioni.

Laugrith Heid, Rún i tre aspetti di una Runa, Anaelsas Edizioni.

*Gli “share” senza citazione della fonte sono elemento di querela poiché si ledono gli elementi del copyright sanciti dalla legge italiana*

 

Ylenia Oliverio
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Fondatrice e docente dell'Accademia Vanatrú Italia.

Laureata in Filosofia e Storia, Master post Laurea in Beni Archeologici, Master in Preserving and Increasing Value of Cultural Heritage, conseguito a Roskilde (Copenaghen), ulteriore integramento post Laurea
in Scienza dei beni Archeologici.

Archeologo da oltre 13 anni, specializzata in scavo dei cantieri urbani, ha incentrato la sua attenzione verso i culti dell’Europa del Nord e dell'Euroasia durante la sua permanenza nel Canton Ticino per stages formativi al Centro Studi Internazionali Luganesi.

Svolge attività di formazione e informazione, in Italia e in Europa, per la promozione, divulgazione e rivalutazione del Culto Vanico, del Paganesimo puro e degli Antichi Culti dell’Europa ed Euroasia.

Il primo incontro con la Stregoneria Tradizionale è avvenuto nel 1990.

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