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Vanatrú Italia
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tumuli

Die Tugenden der Vanatrú (Forn Siđr)

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Per leggere l’articolo in italiano clicca qui! Übersetzung von Sonia Francesconi Durch Bezugnahme eine Frage eines Benutzer machen wir deutlich, daß Vanatrú Italia bezieht sich auf die “Fyrnsidu” (Der Name setzt sich zusammen aus dem alten englischen Begriff “fyrn” wörtlich “alt” und “sidu” oder “seodu”, was wörtlich “Tradition” bedeutet). Zusammengesetzt bedeutet es daher “alte Tradition”. Es wird auch im altnordischen “Forn Siðr” oder im modernen skandinavischen Idiom “Forn Sed” genannt, das derzeit in Dänemark, Norwegen und England Gestalt annimmt. Das Grundkonzept, das diesen Begriff umschließt, ist die archaische, angestammte und göttliche Manifestation, die in allen formen der Natur verbleibt, in der Fülle einer archetypischen wiederbelebungRead More →

Sciamanesimo e Simboli nel Paleolitico Superiore in Europa

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  Le forme di sciamanesimo nel Paleolitico superiore, ci portano a sostenere le prove scientifiche che suggeriscono la capacità del sistema nervoso umano di entrare in stati alterati e che la capacità di generare allucinazioni sia più antico di quanto creduto.  Gli stati alterati di coscienza preludono la connessione simbolica in atto magico interiorizzato. Naturalmente non sappiamo esattamente quali e quanti esseri animali ed umani apparentemente fanno allucinazioni, ma le circostanze sono spesso naturali (Siegel e Jarvik 1975: 81-104).  L’oggetto di studio sta nella ricerca neurologica del movimento geometrico delle forme in era antecedente e nella loro comparazione. L’utilità di questo modello neuropsicologico viene usata perRead More →

Manufatto di Ribe

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Questo manufatto di natura necromantica è stato trovato durante uno scavo archeologico a Ribe, in Danimarca. Raffigura un frammento di teschio umano successivamente trasformato in un amuleto. Misura circa 6 cm per 8,5 cm e contiene un piccolo foro, che permetteva al manufatto stesso di essere indossato come collana. L’amuleto risale alla metà dell’ottavo secolo, epoca in cui la Danimarca era ancora un paese prevalentemente pagano.   Contiene un numero di linee di testo runico inscritto e queste forniscono una panoramica della funzione originale dell’oggetto.   La traduzione ci racconta di un incanto, una sorta di protezione contro un attacco dei nani. “Úlf e Odino,Read More →

Skipta Hömum

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Skiptu um skoðanir þínar, Skipta hömum  Cambia opinione, Dividi le menti Il Borgarfjörður Eystri è la parte più settentrionale dei Fiordi, lì una collina rocciosa detta Álfaborg (roccia degli elfi); lì luogo di ritrovo per tutti gli elfi d’Islanda. Il folk racconta che vicino viveva Snotra, la regina degli elfi. La stessa amava tessere e creare famili soprattutto durante la notte che antecede Jule. Mentre lavorava i famigli per le Streghe del Nord, e mentre filava con la pratica dei Vanir, (http://vanatru.it/tag/filatura-magica) lei spariva e rientrava dopo le festività della ruota.  Una notte di queste, un fattore osò chiede all’elfo dove andava e lei disse: chiedimeloRead More →

Dauðar dyrr

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Articolo di Federico Pizzileo  Prima di addentrarci nella lettura, è ben dovuto fare una piccola ma essenziale precisazione: il presente articolo vuole proporre una piccola e volutamente incompleta disamina sui diversi ritrovamenti – risalenti all’Epoca Vichinga e precedente – pubblicati dal dipartimento di archeologia della Oxford University, riguardanti il ritrovamento delle dauðar dyrr ( ie. porte della Morte), con l’intento di aprire l’interesse verso la Ricerca e Ricostruzione delle fonti storiche ed archeologiche utili al ricomponimento di una Tradizione europea vera.  In questo modo soltanto si potrà fermare l’orda di finti studiosi che affermano castronerie su ogni fronte italiano (che sia esoterico e/o essoterico). FinRead More →

Tökk

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Tökk  è una gigantessa nella mitologia norrena che si rifiuta di piangere per il defunto Baldr, costringendolo a rimanere da Hel. Dopo che Baldr fu ucciso, Hermóðr cavalcò verso Hel, chiedendo alla stessa la possibilità di far tornare Baldr. La Signora dei morti accetta, ma afferma che sarebbe tornato ai vivi solo se tutte le cose del mondo avessero pianto per lui.  Quindi gli Æsir mandarono i messaggeri ovunque, e tutti piansero. Ma tornando a casa, trovarono in una certa grotta una Gýgr chiamata Tökk, che si rifiutò di piangere. La stessa disse: Tökk piangerà lacrime senz’acqua Sulla pira di Baldr; Nè vivo nè morto,Read More →

Læraðs

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Læraðs/Læraðr è un albero nella mitologia norrena, spesso identificato con Yggdrasill. Alcuni studiosi lo ricollegano infatti alla cima del Valhöll, ma questa tesi sfora in molti passaggi, alcuni dei quali vengono completamente ribaltati dalle fonti. I due animali, che rispecchiano da questa iconografia sono la capra Heiðrún e il cervo Eikþyrnir, che sfiorano le foglie (cibandosene probabilmente). Il termine Læraðr – Læraðs / Léraðr non è chiaro. Uno dei pobabili significati è relazionato a Læ, ovvero “danno, tradimento”. Una possibile traduzione di Læraðs potrebbe quindi essere “colui che crea danno/ dolore”, si riferirebbe  a questo punto, alle fronde dell’Yggdrasill come il luogo del sacrificio del séRead More →

Sacralità del Luogo, Sacralità della Casa

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Per i finlandesi, gli svedesi e gli estoni, era necessario evitare di dimorare vicino ad un passaggio, un sentiero, una via d’acqua sotterranea, oppure vicino al confine tra due domini, perché uno spirito (di confine) rendeva questo luogo la sua dimora.  Una convinzione simile esisteva anche a Nord della Svezia, soprattutto  riguardante i luoghi dove in passato una casa è stata bruciata. In Danimarca, il sito dove un tempo sorgeva un edificio era evitato a prescindere perché, lo spirito precedente vi si attaccava (non amichevolmente) e ciò era abbastanza visibile in quanto ogni volta che venivano demolite vecchie case, veniva trovato un serpente sotto leRead More →

At óru tali

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At óru tali (secondo il nostro computo) specifica la frase chiave di Ari fróði Þorgilsson nello Íslendingabók, quando descrive alcuni passaggi fondamentali delle norme islandesi. L’anno Islandese delle origini, risultava un po’ diverso rispetto a quello solare, come misura dell’intervallo tra due successive occorrenze dell’equinozio di primavera (30 gg in 25 anni).  L’anno veniva diviso in due misserie: estate e inverno. L’importanza dei misseri è dimostrata dal fatto che il calendario è chiamato misseristico in islandese.  Questo consisteva inizialmente in un anno di 364 giorni (= 52 settimane) senza intercalazione:  “Gli uomini più saggi di questo paese avevano calcolato 364 giorni in due misserie, ovvero 52 settimaneRead More →

Urðarbrunnr e la ciclicità del Ragnarök

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Dei tre pozzi abbiamo ampiamente discusso sul nostro primo volume, cercando di proporvi una scaletta di raffigurazioni in piano disegnate  da cultori europei e filo europei. Seguendo delle ricerche improntate sulla pratica rituale di rendere sempre verde l’Yggdrasill (attività ritualistica sacrificale mediante le Norne, intese come le tre filatrici Streghe, rifacendoci sulla filologia islandico moderna) poniamo attenzione al pozzo di Urðarbrunnr. Le Norne rappresentano una forza potente, continua e rigenerativa nell’universo. Parlano e decodificano la “legge primaria”, depongono gli strati di ciò che “è stato compiuto” ed influenzano regolarmente la vita degli uomini. Queste azioni apparentemente disparate sono tutte centralmente incluse nel mito dell’albero delRead More →

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