Lance d’oro e sguardo di brace, Sole ti osservo. Brucia la vecchia pelle, la fiamma divampi tra i pensieri, affinchè vengan disfatte le briglie dell’uomo. Lo chiedo per chi sono, per chi diverrò, per la stirpe che mi ha accettato.
Verbo degli inascoltati, invisibile destriero, Vento ti fronteggio. Frantuma le credenze, sradica le incertezze, affinchè la volontà torni libera. Lo chiedo per chi sono, per chi diverrò, per la stirpe che mi ha accettatoSerpe dei cieli, ponte delle ere, Fulmine ti attendo. Scuoti le fondamenta della prigione, il tuo ruggito doni coraggio,affinchè nessun ostacolo possa più far cedere. Lo chiedo per chi sono, per chi diverrò, per la stirpe che mi ha accettato.
Dono di benevolenza, oppressione degli ingiusti, Pioggia ti onoro. La struttura venga erosa, la forma disciolta, affinchè venga rivelata l’origine. Lo chiedo per chi sono, per chi diverrò, per la stirpe che mi ha accettato.
La roccia si sfalda, l’offesa è annullata. La roccia si sgretola, l’oppressione è svanita. Urla che chiedon giustizia, si ascoltino in tutte le direzioni. Urla che chiedono di vivere, si ascoltino in ogni momento. La roccia è spaccata, i frammenti van raccolti. La roccia torna integra, la strada viene consolidata. Dono di benevolenza, oppressione degli ingiusti.
Pioggia ti onoro. Sgorga sul corpo lacero, discendan le lacrime, affinchè ogni passo torni saldo. Lo chiedo per chi sono, per chi diverrò, per la stirpe che mi ha accettato Serpe dei cieli, ponte delle ere, Fulmine ti ascolto. Posati e raccogliti in scintilla, ad ogni lampo una visione di memoria, affinchè ritorni la consapevolezza. Lo chiedo per chi sono, per chi diverrò, per la stirpe che mi ha accettato Verbo degli inascoltati, invisibile destriero, Vento ti accolgo. Soffia attraverso la forma, alimenta la scintilla, affinchè risorga chi è caduto. Lo chiedo per chi sono, per chi diverrò, per la stirpe che mi ha accettato.
Lance d’oro e sguardo di brace, Sole ti osservo. La fiamma sia nutrita e Sole divenga, la mente chiarificata, affinchè l’obiettivo rimanga sempre visibile sull’orizzonte. Lo chiedo per chi sono, per chi diverrò , per la stirpe che mi ha accettato
(Luca d’Agrari)