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landdísasteinar

Seiðmaður – Decontextualization of forms

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Per leggere la versione di questo articolo scritta in italiano clicca ​qui​. Translated by Federico Pizzileo Femininity has always been considered a low form of force/power, even for our Europe: just consider the parallelism that takes place with the arrival of the Indo-European. Everything non-virile took secondary forms. The practice of witchcraft was seen highly dangerous, esoteric, occult and uterine by the colonizing man of the european lands (see vastness of votive pottery in a considerable area), a form suitable only for men and women aware of their limited physicality (​lik). In this regard, towards the Viking age, i.e. at the beginning of the firstRead More →

Tra folklore e tradizioni – Paralisi e illusioni ipnagogiche nella tradizione europea

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  Tra folklore e tradizioni – Paralisi e illusioni ipnagogiche nella tradizione europea Introduzione Introdurre un argomento dibattuto e interessante come quello esplicato nel seguente articolo è altresì complicato se non si considera che il folk europeo è il flusso perpetuo di quei cultiappartenenti all’Europa antica. Solo allora, viene innegabilmente facile comprendere come le manifestazioni, i rituali, le festività e il folk stesso abbiano qualcosa di antico nelle proprie trame, ritrovandosi (anche sotto altri nomi) in tratti comuni in tutto il continente. Quello che viene narrato dalle vicende che prima di addormentarsi ogni bambino ascolta, assume la valenza di tradizione che viene tramandata e soprattutto neiRead More →

HEIÐINN SEM HUNDR

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HEIÐINN SEM HUNDR Introduzione Nel 2002, in quel di Roma, si tenne una conferenza internazionale il cui tema portante era il simbolismo e il ruolo degli animali nell’antichità. Foriera di un’interessante discussione nella summenzionata conferenza e incipit per la stesura del presente articolo, fu il ritrovamento di una nave funeraria a Gamla Uppsala, nell’Uppland, in Svezia. Rinvenuta per la prima volta nel 1974 e datata al IX secolo dell’era comune, si scoprì subito essere lasepoltura di una donna ammantata con splendide vesti e adornata con ricchi ornamenti, seppellita insieme ad una gallina e a un cane. La particolarità di quest’ultimo è che, secondo i commentiRead More →

Seiðmaður – La decontestualizzazione delle forme

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  Da sempre la femminilità fu considerata una forma bassa di forza/potere, anche per la nostra Europa, basti considerare il parellelismo che si attua con l’arrivo dell’indoeuropeo.  Ogni cosa non virile assumeva forme secondarie. La pratica della stregoneria era vista dall’uomo colonizzatore delle terre Europee altamente pericolosa, esoterica, occulta ed uterina (vedi vastità di vasellame votivo in area considerevole), una forma solo per donne ed uomini consci della propria limitata fisicità (lik) A tal proposito verso la piena età vichinga, ovvero in apertura alle prime manifestazioni dell’uomo indo, entrano in fase le nuove concezioni sociali “ben integrate” e trascritte di norme e regole, che sarannoRead More →

Onore al Seiðr – Il Viaggio per Blåkulla

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Il “viaggio per Blåkulla” e le manifestazioni antecedenti del fenomeno stregonico nel Nord Europa.   L’interessante saggio di Mitchell ci presenta, attraverso l’analisi di autorevoli fonti, saghe e reperti archeologici, l’evoluzione dei fenomeni di vezione e conventicola nella cultura stregonica del Nord Europa. Nonostante la scarsità di ricerche riguardanti il lasso di tempo tra l’Età Vichinga e il primo Medio Evo è possibile notare una sostanziale differenza fra le rappresentazioni delle attività stregoniche le quali passano infatti da “semplici” procedure magiche a vere e proprie organizzazioni di streghe che si riuniscono e compiono atti diabolici che, non di rado, presentano una forte natura orgiastica. AlcuniRead More →

UM BLÓTA SIÐR

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  Prima che possa passare nella testa di piccoli individui che costellano il panorama italiano idee malsane generate dall’ignoranza o dall’infamia, faccio una premessa necessaria: con il presente articolo, noi, in quanto Vanatrú Italia, non inneggiamo ad alcun processo illegale o che vada a nuocere un individuo, bensì  proseguiamo una sorta di rubrica di ricostruzione archeologica dedicata al nostro passato in quanto europei, alle nostre genti, ai nostri Antenati ed al nostro Culto. Questo trascende qualsiasi concezione morale, poiché non prende in considerazione i costumi intrisi di sporcizia medio-orientale di cui è vestita la società moderna ma diviene a-morale nel senso di assenza (e nonRead More →

Landdísir – al di là di una maledizione

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Landdísir, ovvero le disír della terra. Queste rappresentano una particolare attinenza al recupero della ricerca protettiva del focolare della stirpe connesso alla terra.  Vivono nella roccia, custodite ed amate da tröll, venerate soprattutto nell’accezione di Land/dísis/asteinar. Il termine indica la grande devozione per il culto degli antenati, da associare agli stessi le radici del Miðgarð.  Tracce nel nostro folköi evidenziano gli usi delle pratiche annesse a queste che filologicamente possiamo definire come custodi della stirpe. Sempre il Folk, termine che noi usiamo per definire la tradizione popolare della madre terra dei Vanir, che volutamente  manteniamo in lingua inglese, poiché ci riconduce alla tematica del FolköiRead More →

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