Skiptu um skoðanir þínar, Skipta hömum
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Il Borgarfjörður Eystri è la parte più settentrionale dei Fiordi, lì una collina rocciosa detta Álfaborg (roccia degli elfi);
lì luogo di ritrovo per tutti gli elfi d’Islanda.
Il folk racconta che vicino viveva Snotra, la regina degli elfi.
La stessa amava tessere e creare famili soprattutto durante la notte che antecede Jule.
Mentre lavorava i famigli per le Streghe del Nord, e mentre filava con la pratica dei Vanir, (http://vanatru.eu/tag/filatura-magica) lei spariva e rientrava dopo le festività della ruota.
Una notte di queste, un fattore osò chiede all’elfo dove andava e lei disse: chiedimelo al mio rientro, se non indovini morirai, ma se indovini ti faccio un dono. Ovviamente il fattore morì.
Il successivo fattore la seguì e vide andava silenziosamente con tra le braccia un telo, e si dirigeva lungo la scogliera. La vide seduta al margine e vide uscire dal braccio della stessa veli bianchi.
Dopo poco Snotra si accorse di essere spiata e avvolse la testa del fattore con un panno di questi e poi anche la sua, e si gettò nel mare seguita dal testardo fattore.
Vide andava in una terra meravigliosa, al di là di una coltre bianca di nebbia, fatta di incanti e la vide danzare in un castello.
La segui ovunque, e fu testimone anche di una cosa spiacevole: la distrazione che causò la morte di un vitellino nero. A fine serata Snotra proseguì il rientro ed anche il fattore, ripetendo il lancio del velo bianco come stesse facendo un rituale.
Il galdur blæja
Al ritorno l’elfo chiese al fattore se sapeva dove era stata e lui disse: no, ma ho qualcosa per te, e raccontò della della morte del povero vitello e della malignità di alcune donne non hanno avuto la “cura” necessaria, perché intente a mostrarsi al reale come le migliori Streghe.
Questo bastava per permettere al fattore di vivere ed a Snotra di annullare l’incantesimo che la teneva a lavoro durante le sacre notti di inverno, per opera di un’infame del culto.
Il rituale compreso dello galdur blæja della fylgja era lo Skipta Hömum proprio delle Streghe Vaniche.
Questa una delle tante origini che alimentano i risentimenti tra umani vestite da finte esperte di stregoneria e gli Elfi.
https://www.facebook.com/events/634189473594701/?ti=icl
Per approfondimenti:
Laugrith Heid, La Stregoneria dei Vani, Anaelsas edizioni.
Laugrith Heid, Kindirúnar, Le Rune della Stirpe, Il Grimorio Necromantico, Anaelsas edizioni.
Laugrith Heid, Rún i tre aspetti di una Runa, Anaelsas Edizioni.
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alcune foto sono estratte da (https://www.flickr.com)
Ylenia Oliverio
Fondatrice e docente dell'Accademia Vanatrú Italia.
Laureata in Filosofia e Storia, Master post Laurea in Beni Archeologici, Master in Preserving and Increasing Value of Cultural Heritage, conseguito a Roskilde (Copenaghen), ulteriore integramento post Laurea.
Archeologo da oltre 13 anni, specializzata in scavo dei cantieri urbani, ha incentrato la sua attenzione verso i culti dell’Europa del Nord e dell'Euroasia durante la sua permanenza nel Canton Ticino per stages formativi al Centro Studi Internazionali Luganesi.
Svolge attività di formazione e informazione, in Italia e in Europa, per la promozione, divulgazione e rivalutazione del Culto Vanico, del Paganesimo puro e degli Antichi Culti dell’Europa ed Euroasia.
Il primo incontro con la Stregoneria Tradizionale è avvenuto nel 1990.