La civiltà pre/indoeuropea seme del culto Vanatrú

La fonte dell’esistenza di una civiltà protoindo ormai non ha bisogno di citazione nostra… è prerogativa storica di chi (come noi) usa materiale archeologico per la ricostruzione di un culto sepolto nei tempi.

 
Visto il marciume e la fitta ignoranza, che dilaga in molti canali italiani, abbiamo deciso di esporre un po’ di fonti, a risposta di chi, ancora sotto enfasi *malata*, esclude la possibile esistenza di una fazione protoindo collocata verso il popolo del Nord Europa (fonte del nostro culto Vanatrú).
 
Abbiamo ben oltre 2000 raccolte tra manufatti votivi ed ad uso comune, pervenuti in siti europei nella datazione dell’Antico Neolitico. Molti aspetti di tutto ciò sono citati in La Stregoneria dei Vani e Rún.
 
Sono manufatti (7000-3500 a.C.) che hanno permesso, a chi prima di noi, di elaborare una vera e propria ricostruzione archeoconcettuale di tutta una civiltà preindo, con relativa struttura sociale, linguistica comparata e mitologia della nostra Europa.
 
Molti credono che non sia possibile la ricostruzione dei culti preistoricamente evidenti, tra la parte a cui ci attingiamo, ma la stessa è solo difficile, ardua… non impossibile.
 
Le fonti sono parecchie tra tumuli e statuette votive che la filologia comparata ci espone tra la fase Anatolica, vedi il ritrovamento di Çatal Hüyük (6400/5600) condotti da J. Mallaart, ed il mesolitico a Lepenski Vir sul Danubio, proseguendo in Moldavia ed Ucraina.
 
Come le civiltà si sono definite nella fase Italica, con ritrovamenti ingenti soprattutto in fase del Bronzo, santuari ed affreschi, allora spiegateci perché in Europa non è possibile questa definizione? L’Italia non è geograficamente Europa?
 
La Storiografia insegna che le fasi si propagano per tutto il continente, e la ricostruzione ne prosegue per tutta la fetta europea.
Dumézil, e non solo, dimostra nei suoi scritti come questa fetta di ricostruzione mitologia, spiega e sposa le radici del popolo europeo, con particolare attenzione alla popolazione divina del Nord Europa.
 
Il popolo autoctono che riprende radice nella fetta preindo, ha equilibrato le dicitura della stirpe divina del popolo dei Vanir.
 
 
Per approfondimenti:
Laugrith Heid, La Stregoneria dei Vani, Anaelsas edizioni.
Laugrith Heid, Kindirúnar, Le Rune della Stirpe, Il Grimorio Necromantico, Anaelsas edizioni.
Laugrith Heid, Rún i tre aspetti di una Runa, Anaelsas Edizioni.
 
 
*Gli “share” senza citazione della fonte sono elemento di querela poiché si ledono gli elementi del copyright sanciti dalla legge italiana*
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