La paura disturba l’uomo, da creare in lui un processo di meccanizzazione che lo rende fulcro di ciò margina.
Nata dalla necessità di non essere adeguati abbastanza all’ostacolo di fronte, la paura diventa la forma più concreta di malattia sviluppatasi nel contesto esoterico italiano.
Le paure di base, proposte da Jung (a tale definizione) sono:
l’insicurezza, il fallimento, la punizione.
💀 L’insicurezza è determinata dalla paura del fallimento che scatta nel relazionarsi alla fonte delle paure del male.
L’individuo teme di non aver l’abilità per affrontare le situazioni che gli si presentano, e ne scredita la forma.
💀 Il fallimento invece si precisa nel timore della vittoria dell’elemento occulto che alimenta la paura.
💀Ma è la paura della punizione ad essere la più forte:
sociale, fisica, ed esoterica.
Allora imputo al soggetto X la fetta di punizione per il non essere all’altezza di un confronto.
Queste forme di paura, afferma sempre Jung, sono da localizzare nella non accettazione del limite umano. Ognuno ha il suo limite. Ognuno ha la sua forma esoterica ponderante (concetto disconosciuto dal popolo italiano).
Non è l’omologarsi che salva l’uomo dalla sua malattia (la paura stessa dell’occulto), ma solo il riconoscersi limite.
Se si cerca di superarlo, si rischia di perdere identità e di conseguenza l’immaginazione supererà la fantasia, e darà il via ai sogni di grandezza e di superiorità.
Ma in realtà, vi siete ammalati già nel momento in cui occultate chi alimenta la vostra paura.
💀💀💀
…è quando sconvolgi la tua vita, su ogni piano tangibile per raggiungere Lei
che la tua essenza entra prepotente nella realtà,
quando il tuo corpo diventa sempre più dolorante, instabile dalle *sopportazioni*.
Piaghe che infiammano dentro il ventre che accendono e divampano…
è quando la tua ombra diviene il volto mancante della morte e le tue lacrime sanno della sostanza del sangue.
Quando l’amore muta nelle corroboranti radici del dolore…
è quando il bene ha il placido volto della nebbia ed i sensi si acuiscono e la vista si attenua,
è…quando lo sguardo avanza e nuovi passaggi, canali e mondi ultra terreni, manifestano immondi odori di cui tu sei parte…
è quando nell’estasi tocchi l’euforica pazzia del danzare nuda, senza curare di occhi e sguardi umani…
nella fanghiglia delle pozze lasciate dai fiumi a raccogliere carcasse per i tuoi strumenti,
al di là delle care mura domestiche;
ebbene!,
é solo allora puoi solo accostare la deturpata Strega al tuo primo nome.
Hel!
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Ylenia Oliverio
Fondatrice e docente dell'Accademia Vanatrú Italia.
Laureata in Filosofia e Storia, Master post Laurea in Beni Archeologici, Master in Preserving and Increasing Value of Cultural Heritage, conseguito a Roskilde (Copenaghen), ulteriore integramento post Laurea.
Archeologo da oltre 13 anni, specializzata in scavo dei cantieri urbani, ha incentrato la sua attenzione verso i culti dell’Europa del Nord e dell'Euroasia durante la sua permanenza nel Canton Ticino per stages formativi al Centro Studi Internazionali Luganesi.
Svolge attività di formazione e informazione, in Italia e in Europa, per la promozione, divulgazione e rivalutazione del Culto Vanico, del Paganesimo puro e degli Antichi Culti dell’Europa ed Euroasia.
Il primo incontro con la Stregoneria Tradizionale è avvenuto nel 1990.